Sotto l'altare maggiore si trova la cripta ove è sepolto San Francesco.
La traslazione del corpo del Santo dalla Chiesa di San Giorgio alla cripta avvenne nel 1230.
Già Frate Elia Coppi Lo seppellì rendendolo inaccessibile ai possibili violatori di Tombe.
La possibilità che a qualcuno venisse in mente di trafugare il Corpo del Santo era concreta e Frate Elia per quasi 600 anni riuscì nel suo intento.
Fu solo nel 1818, dopo ben 52 notti di lavoro, che i frati del Sacro Convento, autorizzati da Pio VII, giungevano al sarcofago di San Francesco.
Dopo la classica ricognizione le spoglie furono riposte in un'urna di bronzo con sigillo Papale.
Nel 1820 fu aperta, scavandola a vivo nella roccia, la cripta.
La versione che oggi vediamo della Cripta risale del 1932 e la si deve all'opera dell'Arch. Ugo Tarchi.
Per accedere alla cripta si usano le due scalette site a circa metà navata centrale.
Con la scaletta di destra scendiamo alla cripta, mentre con quella di sinistra risaliamo.
Al centro della cripta si trova il blocco funerario monolitico in marmo rosa del Subasio con all'interno l'urna che conserva i resti del Santo.
Davanti al blocco c'è l'altare.
Nelle pareti della cripta, protette con grate in ferro, sono stati sistemati i corpi, spostandoli da altre parti della Bssilica inferiore, dei Beati Frati Angelo Tancredi da Rieti (+1258), Leone il confessore di San Francesco (+1271), Rufino (+1249) cugino di Santa Chiara e Masseo da Marignano (+1280).
Infine, nel punto in cui le due scalette per scendere e salire si incrociano, è sepolto il corpo della Nobildonna Romana Beata Jacopa dei Settesoli, moglie di Graziano dei Frangipani, che scherzosamente San Francesco soleva chiamare Frate Jacopa.
Quando siete dentro la Basilica, anche se non si sta tenendo Messa, il silenzio è d'obbligo.
L'accesso alla Basilica è consentito con un vestiario (anche d'estate) molto casto e coperto ... scordatevi bermuda o pantaloncini corti e magliette sbracciate.
In tutte le parti affrescate della Basilica Papale di Assisi è proibito fare fotografie, anche con il cellulare.
Sia all'ingresso che dentro la Basilica di San Francesco è presente un servizio d'ordine fatto sia da frati che da volontari e che non scherza affatto con i fotografi anche se amatoriali.
Più volte ho sentito dire alle persone che visitano il Sacro Convento (o la Basilica di Santa Chiara):
Che peccato non si possono fare fotografie
Aggiungiamo che è brutto udire i richiami, anche sgarbati, e le ramanzine, anche a persone anziane, dei frati / suore "guardiano" a chi semplicemente fa una foto ricordo.
IO penso che il peccatore non sia chi fa la foto, ma chi impedisce di fare la foto in quanto, ribadisco, il peccato è non fare le foto.
Cari frati e suore ricordatevelo quando andate a confessrVi.
La Basilica ed il Sacro Convento
La Basilica Inferiore
La cripta
Il reliquiario
La Basilica Superiore
Il ciclo Giottesco
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