A differenza di quanto molti erroneamente credono ... il Patrono di Assisi non è San Francesco.
Il Patrono di Assisi è invece San Rufino.
San Rufino fu un Santo del primo Cristianesimo.
Nato probabilmente nell'attuale Turchia, San Rufino diventò vescovo della città di Amasya, la stessa che dette i natali al geografo Strabone.
Dopo aver subito una persecuzione ed aver convertito il proconsole romano di Amasya decise di emigrare in Italia.
La leggenda vuole che giunse con suo figlio, il futuro San Cesidio, nella regione dei Marsi in Abruzzo.
Qui costruì una chiesa, probabilmente nella zona dell'attuale Trasacco (AQ), che affida al figlio e prosegue da solo verso nord fino ad arrivare ad Assisi.
Era il 238 quando San Rufino venne individuato come Cristiano dal proconsole romano Aspasio.
San Rufino venne arrestato, torturato e poi condannato a morte.
I romani provarono a bruciarlo vivo, ma miracolosamente le fiamme non lo toccarono ...
I Suoi aguzzini non si dettero per vinti e, legatagli al collo una macina di pietra, Lo gettarono nel Chiascio nelle vicinanze di Costano.
San Rufino muore, ma, nonostante la macina di pietra che ha al collo, il corpo non affonda nel Chiascio e viene recuperato dai Suoi fedeli.
Il culto di San Rufino non si estinse, evidentemente, con la morte del Santo.
I Suoi fedeli, dopo averne recuperano il corpo, lo portaro al sicuro, probabilmente in qualche cappella della zona vicino a Costano.
A completezza della storia esiste una versione in cui il corpo venne recuperato dal figlio, San Cesidio, e portato a Trasacco (AQ).
Poi però questa storia non spiega come il corpo poi sia ritornato ad Assisi.
Vista l'incertezza diamo buona la versione in cui il corpo di San Rufino rimase in zona Costano, anche perchè una pergamena dell'archivio della Cattedrale di Assisi, ricorda che nel 1038 proprio a Costano c'era una chiesa dedicata a San Rufino martire, chiesetta ove probabilmente era stato lasciato, dopo la traslazione del Corpo del Santo ad Assisi, il sarcofago (vuoto) di San Rufino.
La data della traslazione del corpo di San Rufino da Costano ad Assisi non è nota, ma una lapide (del millecinquecento) indica la presenza fin dal 412 di una chiesetta (la "parva basilica") in Assisi in cui giacevano resti mortali di San Rufino, chiesa sita sul punto in cui poi sarebbe stata costruita da Cattedrale attuale.
Fondamentale in questa storia fu il 1028 quando Ugo diventò Vescovo di Assisi.
Era il 1035 e molti Assisani spingevano invece per ricongiungere il sarcofago con la salma del Santo tumulata nella "parva basilica" di cui sopra.
Il Vescovo Ugo voleva che il sarcofago di San Rufino (non il Corpo, ma il sarcofago in pietra) fosse traslato dalla chiesa di Costano nella Cattedrale di Assisi che all'epoca era l'attuale chiesa di Santa Maria Maggiore.
La disputa fu molto accesa e terminò con la decisione di portare il sarcofago nella "parva basilica" e di celebrarLo ogni 11 Agosto.
La "parva basilica" di San Rufino venne ampliata con la costruzione della nuova torre campanaria e l'ampliamento della navata centrale.
Sempre il Vescovo Ugo decise di trasferire la sede vescovile dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore alla nuova chiesa di San Rufino che elevata al grado di Cattedrale diventò quindi la nuova Cattedrale di Assisi.
Sulla data della celebrazione di San Rufino c'è un po' di confusione:
- il Vescovo Ugo la pose l'11 agosto
- nel Martirologio Romano, per un errore dei copisti successivi, è indicata il 30 Luglio.
- in Assisi, ed in tutta la diocesi, è festaggiato il 12 agosto in quanto l'11 agosto è la festa di Santa Chiara
L'iconografia di San Rufino è semplice senza particolari oggetti in mano se non il pastorale.
Una curiosità: la più antica rappresentazione di San Rufino, arrivata fino a noi, è nella lunetta posta sopra il portale centrale della Cattedrale che pubblichiamo all'inizio di questa pagina.
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Questa pagina è stata ispirata (anche) grazie alle indicazioni trovate nella Guida Rapida - La Cattedrale di Assisi scritta da Vittorio Peri.
La guida è snella e veramente esaustiva e specifichiamo esplicitamente che questa pagina non sostituisce la guida che contiene molte più informazioni.
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